Lug 162012
 

Dopo aver annunciato la Panasonic Lumix DMC-TZ25 a inizio anno, ho recentemente avuto il piacere di testarla e provarla con mano.

La fotocamera è l’ultima di una lunga serie di compatte di successo, diretta erede del modello dello scorso anno, la TZ18, alla quale aggiunge un sensore MOS da 12.1 Megapixel, una raffica di 10 fps e delle riprese video migliorate.

Quello che salta agli occhi e che la rende sicuramente una digitale adatta anche ai meno esperti, è l’accessibilità ai comandi della stessa, a portata di mano e facilmente raggiungibili, in modo che si possa sempre individuare velocemente la scena migliore da utilizzare, senza perdere il prezioso attimo da cogliere al volo, se si dovesse ad esempio entrare in menù di non facile e chiara comprensione.

Design di tipo tradizionale, favorito dalla forma squadrata, con grip leggermente ricurvo che facilita impugnatura e maneggevolezza della stessa da maneggiare. Come detto poco sopra, tutti i pulsanti e le ghiere sono chiaramente etichettati.

Al primo approccio, per i non esperti o comunque per chi volesse prendere maggior confidenza con il mezzo, consiglio di iniziare con la modalità Intelligent Auto, in modo che sia la stessa Panasonic Lumix DMC-TZ25a scegliere per voi l’impostazione più adatta, a seconda della situazione che andrete a fotografare.

Man mano che fiducia e dimestichezza aumenteranno, potrete passare ai controlli manuali (P, A, S, M) agendo sul selettore di modalità, così come fare i vostri esperimenti con i toni dell’immagine, ruotando la manopola per l’icona del pennello.

Di pari passo, tornan molto utile la modalità My Scene, che permette di riportare la fotocamera all’ultima impostazione scelta dal menu di controllo creativo, che include opzioni come Standard, Expressive, High Dynamic, High Key, Low Key, Miniature, Monochrome, Retro, Sepia, Toy Effect e Soft, il tutto senza dover navigare nuovamente all’interno del menù, risparmiando tempo prezioso.

Ho trovato molto comodo e funzionale il pulsante dedicato per la registrazione video, posizionato in modo intelligente e facilmente raggiungibile. Una volta premuto, parte la registrazione video ad alta definizione. Una nota positiva, che sottolineo perché purtroppo su altre fotocamere si verifica, è la silenziosità dello zoom durante le riprese stesse.

Restando in tema di zoom, il 16X è sicuramente un altro punto di forza, che permette di avvicinare i soggetti più lontani, in modo da poter comporre piacevolmente l’inquadratura, senza doversi accontentare di ampi spazi panoramici, dove non si riesce a dare la necessaria importanza, a quanto si vuole immortalare.

La qualità delle immagini è notevole: fotografie con colori ricchi e ben bilanciati. Nelle giornate più nuvolose, mi sembra che ci sia una lieve tendenza a sovraesporre, ma si può facilmente ovviare utilizzando il pulsante di compensazione dell’esposizione, nella parte posteriore della fotocamera.

La massima velocità dell’otturatore è 1/4.000 di secondo, mentre quella più lenta è di ben 15 secondi, senza dimenticare la possibilità di eseguire una raffica di 10 fotogrammi, per cogliere azioni in movimento. Purtroppo da questo punto di vista sono influenzato dall’utilizzo che faccio della mia reflex pro in campo sportivo e sono piuttosto severo sui giudizi in merito, ma considerando che nessuno ricorrerà a questa fotocamera per lo scatto della vita, i risultati ottenuti vanno benissimo per il quotidiano.

La sensibilità ISO invece varia da 100 a 3.200, con la possibilità di spingersi fino a ISO 6.400. I risultati migliori si ottengono quando si resta al di sotto dei 400/800, dove il rumore comincia a farsi vedere. Ma in caso di necessità, è sempre meglio aver modo di poter “tirare” maggiormente la foto. I risultati saranno sicuramente accettabili prendendo in considerazione le condizioni nelle quali li si sono ottenuti. Nonostante il rumore, i colori risultano abbastanza fedeli.

Conclusioni
Mi Piace – Il design della Panasonic Lumix DMC-TZ25 potrebbe non essere così esaltante, ma è nella sua semplicità che si celano i pregi. I risultati stati sempre fedeli alle scene originali con colori accurati, nitidi e dettagli ben definiti.

La fotocamera ha molti controlli “fisici” in modo da poter passare rapidamente tra le varie impostazioni a seconda della necessità, senza dover lavorare attraverso i menu. Ciò aumenta notevolmente la possibilità di non perdere lo scatto, specialmente per i meno pratici o tecnologici.

Non mi piace – Ad alti ISO è evidente il rumore e nelle giornate con cielo coperto c’è una tendenza alla sovraesposizione.

gongolo

  2 Responses to “Panasonic Lumix DMC-TZ25, la recensione”

Comments (2)
  1. Grazie! Mi avvicino adesso al mondo della fotografia e vorrei approfondirlo, colgo l’occasione perchè mi si è rotta la vecchia compatta che avevo, ho intenzione di acquistare questo modello.. Per partire mi pare un buon inizio, grazie della recensione!

    • Ciao Caterina,
      grazie a te per il commento. Mi dispiace per la fotocamera rotta, ma guardiamo il lato positivo: puoi comprare un nuovo prodotto e divertirti con questo 😉

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