Continua l’aspra campagna nei confronti dei fotografi, che sempre più vengono indicati quali potenziali minacce per la sicurezza pubblica, additati come terroristi intenti a carpire chissà quali preziose informazioni e pronte a utilizzarle nel peggiore dei modi.
Avevamo già avuto modo di apprezzare il pessimo gusto di una campagna in tal senso, le tensioni e le intolleranze nei confronti di chi è armato di reflex e obiettivo sono aumentate a dismisura tanto da poter creare una mappa interattiva con le segnalazioni di abusi di potere.
Per evitare qualsiasi rischio ricordo l’esistenza di una comoda applicazione che vi aiuta a regolarvi su cosa vi è permesso fotografare e cosa no soprattutto quando viaggiate all’estero, ma non pensate a chissà quali regole di Paesi così detti non civilizzati: USA e Londra post attentati ne sono un esempio concreto.
Di certo il video a seguire non aiuta a smorzare gli animi, anzi vedendolo per intero e quindi nella sua generica contestualizzazione, si evince quanto ancora si tenda a esasperare la situazione. Probabile che la colpa sia dell’assenza di un’esplicita clausola che tuteli i diritti dei fotografi sulla Magna Carta…
Diamo il via all’ennesima caccia alle streghe dell’era moderna, questo maccartismo tecnologico senza confini!