Parafrasando la filosofia sempre attuale di Quelo, “Qua c’è grossa crisi, qua non sappiamo quando stiamo andando e quando stiamo facendo!” Per spacciarsi come fotografo o vendersi come tale, a meno che non si tratti di mosso artistico voluto (e qui la casistica si aprirebbe su discussioni infinite), una foto che si possa definire tale, dovrebbe essere quanto meno a fuoco e soprattutto nitida.
La tecnologia è già venuta in nostro aiuto permettendoci di aumentare i tempi di scatto in maniera considerevole, aumentare gli ISO a valori prima immaginabili, sfruttare monopiedi o treppiedi per essere più fermi o ricorrere ai vari stabilizzatori, per compensare comunque il più possibile il mosso.
Come se non bastasse nell’aria c’è anche la fotocamera Lytro, che permette al fotografo di scattare senza pensare e di poter mettere a fuoco l’immagine in un secondo momento, anche su diversi punti e piani della scena. A completare il quadro arriva Photoshop, che nella presentazione di Adobe Max 2011 ha illustrato nuove direzioni del software di fotoritocco più conosciuto al mondo: poter eliminare il mosso in post produzione.
Uno speciale algoritmo sarà infatti capace di analizzare dai dettagli di una foto, in quale direzione è stata spostata la fotocamera e a quale velocità. Elaborando i dati verrà simulato il percorso contrario, in modo da restituire alla fotografia, la nitidezza mai avuta. Come a dire, non servirà più prestare attenzione allo scatto che si vuole fare, perché tanto ci sarà sempre un trucco successivo pronto a renderci la vita più facile. Voi cosa ne pensate?
Fonte PetaPixel.