Purtroppo nella giornata di ieri, venerdì 11 marzo 2011, alle ore 14.45 locali (06.45 in Italia), il Giappone è stato devastato da una tremenda scossa di terremoto di 8,9 gradi della scala Richter, che ha colpito il nord-est dell’isola Honshu, la principale appunto, con epicentro a 370 km circa dalla capitale Tokyo. Terremoto a cui si è aggiunta la violenta furia di uno tsunami con onde alte fino a dici metri abbattutesi sulle coste del Pacifico.
Come ben sappiamo il Giappone ha un’importanza strategica per quanto riguarda il mondo della fotografia, ecco quindi alcuni aggiornamenti riguardo le maggiori strutture ivi dislocate.
Canon: in una breve dichiarazione l’azienda ha confermato che 12 impiegati hanno riportato ferite minori nella fabbrica di obiettivi di Utsunomiya. Allo stesso tempo persone ed edifici non hanno riportato danni maggiori. Il portavoce europeo non ha potuto confermare quale fabbrica è stata costretta a interrompere la propria produzione, mentre Hirotomo Fujimori, il portavoce di stanza a Tokyo, ha dichiarato che non ci sono state interruzioni per quanto riguarda le fabbriche che avevano delle consegne.
Nikon: il portavoce dell’azienda ha dichiarato che la stessa sta facendo attente analisi in attesa di riscontri più concreti, tuttavia gli edifici e le fabbriche situate nel nord del Giappone non sono state colpite significativamente e la cosa più importante, non c’è stato alcun ferito.
Olympus: il portavoce del Regno Unito Mark Thackara, ha affermato che per quanto ne era a conoscenza, il terremoto non aveva colpito né danneggiato la linea produttiva.
Panasonic: ci sono state conferme sul coinvolgimento di alcuni dipendenti della fabbrica che si occupa della produzione delle fotocamere Panasonic Lumix a Fukushima. Nello specifico sono state pervenute lesioni minori ai lavoratori della suddetta fabbrica e a quelli di Sendai e Koriyama, dove parti del soffitto e delle pareti sono state danneggiate, ma non vi sono stati crolli o incendi. Per quanto riguarda la produzione, sono ancora in corso le indagini del caso.
Pentax: a Londra non sono pervenute notizie su ferimenti alle persone o danni alle strutture, ma sono in attesa di ulteriori chiarimenti dalla sede di Tokio.
Sony: sei fabbriche nel nord del Giappone sono state evacuate e la loro produzione interrotta a seguito del terremoto e dello tsunami.
Prima ancora delle produzioni, delle fabbriche, degli edifici e delle catene di distribuzione, quello che più conta è che dai primi bollettini ufficiali, ogni compagnia ha rassicurato le famiglie dei propri dipendenti sull’assenza di vittime e allertato quelle di chi aveva riportato lievi ferite. Purtroppo simili disastri sono ben noti per le tragedie che li accompagnano, il nostro pensiero va quindi al fiero popolo del Giappone e alla splendida Terra del Sol Levante, con l’augurio che sappiano guardare con rinnovato vigore alle albe a seguire.
Fonte AmateurPhotographer (1, 2, 3, 4)
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