Avevamo proprio bisogno di un’altra ondata di intolleranza nei confronti dei fotografi. A voler dare una mano in questa direzione è la TSA, Transportation Security Administration, agenzia degli Stati Uniti che da poco ha realizzato una campagna anti terrorismo, a dir poco forviante. Il claim recita così: “Don’t let our planes get into the wrong hands”, non lasciando spazi a indugi e invitando al patriottismo.
Così chiunque verrà avvistato a fare foto agli aeroplani sarà passibile di atto terroristico agli occhi dei più. C’è l’invito alla segnalazione telefonica, ma come Hollywood ben insegna, quanti riusciranno a mantenere i nervi saldi e a non farsi trasportare sulla scia di un fomentato senso di protezione del proprio Paese? Non voglio spingermi oltre e dipingere scenari inquietanti, ma ritengo che la creazione del manifesto sia di grossolana fattura e non dia le corrette informazioni.
Che le strutture aeroportuali, internamente ed esternamente, come tanti altri luoghi (ambasciate e caserme ad esempio, ma anche le stazioni) non possano essere fotografate liberamente è cosa risaputa, il tutto sotto il profilo della sicurezza. Si pensa sempre che poi le foto messe online possano essere utilizzate da male intenzionati per i loro piani criminali, studiando così i punti sensibili finiti per errore in un’innocente scatto. Ma da lì a far intendere che qualsiasi persona circoli intorno a un aeroporto armato della propria attrezzatura fotografica si trasformi in un potenziale terrorista, è quanto meno un’idea criminale. Ovviamente nessuno ha mai fotografato o ripreso aeroplani per il fascino del volo o semplicemente per la loro elegante struttura, non esistono migliaia di siti internet dedicati appunto a questo genere di fotografie. Siamo tutti terroristi insomma…
Fonte PhotographyBay.