Siete già incappati in bruttissimi e vistosi graffi allo schermo LCD della vostra digitale compatta? Osceni vero? O peggio ancora vi si è proprio incrinato? O siete così sfortunati che è l’obiettivo ad aver riportato ammaccature o graffi? Verrebbe da fare facile ironia e dirvi di stare più attenti o di cambiare “hobby”, ma sapendo che sono incidenti di percorso che possono capitare e spesso, nonostante ci si metta tutta l’attenzione possibile, i danni fanno parte degli incerti di percorso, ecco che sottopongo alla vostra attenzione un’interessante concept: quello di Zero Angle.
Il design è a cura di Sun ho Sin e Jeong eun Park, che hanno pensato bene di proteggere le parti sensibili della loro proposta di fotocamera digitale, semplicemente nascondendole quando non sono in uso. Vediamo come. Innanzitutto si può pensare che il loro concept faccia risparmiare i soldi spesi per una protezione esterna, ma se fossi in voi, a questa io non rinuncerei perché anche la scocca esterna, seppur non delicata quanto LCD e obiettivo, è sempre preferibile averla intonsa e immacolata, non credete?
Il disegno è a conchiglia, una reminiscenza del sistema a flip attivo per i cellulari, citandone uno su tutti: lo StarTac Motorola. Ovviamente è solo una base di partenza, perché quando andrete ad “aprire” la vostra digitale, non resterà come il cellulare, ancor più esposta a urti e graffi, ma la parte che fate ruotare compie un giro di quasi 360°.
Così quando è chiusa, lo schermo LCD è rivolto verso l’obiettivo, ma quando si apre, le due metà andranno a posizionarsi una dietro all’altra, come una qualsiasi point and shoot sul mercato. La chiusura promette di essere a prova di sabbia, polvere e persino acqua, insomma non possiamo parlare certamente di una tropicalizzazione come per le reflex professionali, ma è un discorso molto interessante. Voi cosa ne pensate?
Fonte YankoDesign.