La prima cosa che pensi vedendo Hellboy – The Golden Army è che sicuramente, Guillermo Del Toro, Ron Perlman, Selma Blair, Doug Jones e Luke Goss si sono sicuramente divertiti con i loro personaggi e con tutto il film in sé. E non potrebbe essere altrimenti.
Ma procediamo con ordine. Sequel forse non tanto atteso, considerando come era andato il precedente Hellboy e senza dimenticare la decisione da parte della Sony di non rinnovare il progetto, passato così nelle mani della Universal. Forse si pagava lo scotto di un personaggio che non rientra nel novero dei più conosciuti e che quindi doveva pagare il dovuto scotto rispetto ad altri cinecomics, sicuramente più abbordabili dai più.
Brava la Universal Pictures e bravo a Del Toro che hanno continuato a guardare in una direzione; meta comunque ancora non raggiunta considerando il terzo capitolo che dovrà purtroppo o per fortuna (dipende dai casi) aspettare l’uscita de Lo Hobbit.
Per chi non avesse visto il primo capitolo niente paura, tralasciando tutti “gli orpelli” della trama, quel che conta è riassunto brevissimamente nelle battute iniziali, un po’ come è accaduto per L’incredibile Hulk e quelle nozioni che servono a capire chi ci troviamo dinanzi, sono pratica archiviata. Ma il vero spettacolo comincia sin dalle battute iniziali, quando ad un “giovane diavolo” vengono raccontate storie prima di dormire e il mondo di elfi, troll e umani in cui si viene catapultati, lascia ben sperare per progetti futuri.
Ma non si tratta di favole o fiabe per bambini, la realtà nasconde la verità, che si cela negli angoli non poi così bui del nostro mondo, ma ben presto i due universi, che non sono affatto paralleli, ma così saldi ed intrecciati tra di loro, sono chiamati a convivere apertamente e pubblicamente. Con i disagi del caso.
Effetti speciali e dovizia dei particolari che meritano il giusto plauso, soprattutto se si pensa alla molteplicità delle creature e alla non omogeneità che di solito viene supportata dalla computer grafica. La regia è straordinaria e gli attori sanno fare la loro parte, sapientemente e oltre al semplice diligentemente.
Le scene preferite Quella dell’elementale e ovviamente lo scontro finale – e gli amanti dei duelli non si possono lamentare perché in questa pellicola ce ne sono davvero tanti – con ovviamente il classico portone spalancato. Non poteva però essere altrimenti, considerando il già annunciato terzo capitolo…