Filone ricchissimo quello in cui va ad inserirsi, per forza di cose, anche 21 di Robert Luketic. Ultima in ordine temporale la trilogia di fama e successo Ocean’s, strizzando l’occhio alle varie pellicole di grandi truffe, prima fra tutte una datata ma sempre fresca e spettacolare La stangata e un più ammiccante e affine Rain Man.
Ma non lasciamoci ingannare, perché il film ha radici più profonde che lo differenziano sostanzialmente dagli altri cui è facile paragonarlo e accostarlo: Bringing Down the House è il romanzo da cui prende ispirazione, ma diciamo qualcosa in più. Per assurda che possa sembrare, la storia è reale ed è quella che ha guidato la pellicola
21 come gli anni del giovane protagonista, talentuoso iscritto al Mit e volenteroso di entrare a far parte della prestigiosa facoltà di medicina di Harward, ma 21 soprattutto come uno dei più famosi giochi d’azzardo con le carte, il blackjack!
E’ Jim Sturgess ad impersonare la parte del ragazzo pieno di valori, brillante e con la testa sulle spalle che riesce a sconfiggere il sistema del gioco d’azzardo entrando a far parte di un particolare gruppo di ragazzi che sbancano Las Vegas per divertimento, e ovviamente anche per i soldi, ma i suoi piani saranno inevitabilmente contrastati quando la linea che si era preposto di non oltrepassare sarà varcata, per precipitare il tutto in quello che sembra un vicolo cieco.
Al suo fianco un’affascinante Kate Bosworth, ma soprattutto le due colonne che reggono in piedi la pellicola con brevi saggi di recitazione: Kevin Spacey, è sempre un piacere vederlo sul grande schermo e Laurence Fishburne. Brillante il montaggio e la colonna sonora, per una pellicola che non stupisce, ma che non annoia neanche.